CONSUMATORE
Il consumatore è colui che effettua il consumo, ovvero l’utilizzatore di beni e servizi prodotti dal sistema economico.
Il suo comportamento è descritto dalla microeconomia ovvero la branchia dell’economia che si occupa dello studio delle decisioni prese dai singoli agenti.
È bene precisare che nel modello che andremo ad introdurre il nostro consumatore avrà le seguenti caratteristiche:
- Perfettamente razionale nelle sue scelte
- Perfettamente informato
- Utilizzi in modo razionale le sue risorse per trarre il maggior beneficio possibile.
CONTRADDIZIONI CON LA REALTA’ – LE EMOZIONI

È chiaro che questo modello contraddice palesemente quello che avviene nella realtà.
Motivo per il quale è stato oggetto di aspre critiche da coloro che poco comprendono gli aspetti matematici.
Se ci pensate bene la maggior parte delle nostre scelte di consumo di tutti i giorni le nostre emozioni incidono non poco su quello che acquistiamo.
Vi sarà sicuramente capitato di entrare in un centro commerciale con il preciso compito di acquistare determinati beni e di non superare un certo budget.
Sicuramente a casa avrete fatto dei conti precisi.
Se oltre a studiare lavorate anche sarete sicuramente coscienti che i soldi che avete nel vostro portafoglio sono stati il frutto di ore e ore di lavoro.
Ora il vostro compito è quello di spendere nella maniera più saggia possibile quel denaro, e tutto ruota attorno alla vostra capacità di farlo.
Poi ecco che vi trovate proiettati nel centro commerciale.
La gente sembra impazzita ed entra ed esce dai negozi con grandi borse di acquisti.
Poi ecco che poco più avanti c’è una raggiante insegna luminosa e per un attimo vi fermate fuori dal vetro ad osservare.
Mentre state pensando “non starò qui molto”, ecco che siete ammagliati da tutto quello scaffale di scarpe messo in modo così perfetto.
E poi quanti colori vivaci! Sembra proprio che qualcuno dall’alto abbia voluto che io mi trovassi in questo posto proprio in questo momento. Anche l’oroscopo in effetti diceva…
A questo punto decidete di entrare, ma con il solo scopo di osservare in modo razionale quello che c’è all’interno.
Dopo tutto noi siamo uomini e donne di sani principi e quando decidiamo qualcosa nessuno ce lo impedirà….
Il vostro olfatto è invaso da quella sensazione di benessere di quando si aprono scatole con oggetti nuovi.
Quante volte avete provato quelle belle sensazioni.
Quando eravate piccoli i vostri genitori e zii vi facevano regali in continuazione.
Al vostro compleanno, alla vostra maturità, alla vostra laurea… ok con quest’ultima stiamo orrendo un po’ troppo…
“Buon giorno signore/a, come posso esservi d’aiuto”

Guardando il commesso che vi viene incontro notate come questo sia molto premuroso e si preoccupa molto per voi.
Vi guardate in giro e vedete che altri commessi stanno servendo in maniera impeccabile i vostri compagni di acquisto.
Cristo Santo, queste persone ci tengono molto a me e sono qui per aiutarmi a scegliere.
Mi sento come una diva di Hollywood che sta sfilando sul tappeto rosso, con tutta questa gente…
Cinque minuti dopo…
Non so se avete mai visto il film “Man in Black”, quando per evitare che le persone si ricordassero di loro gli facevano la luce abbagliante per far dimenticare alle persone quello che fosse successo e raccontargli un altro evento dei fatti.

Ecco, cinque minuti dopo vi ritrovate fuori dal negozio con una borsa in mano.
Li dentro ci sono delle scarpe: ma come ci saranno finite?
Poi controllate il vostro portafoglio… Il resto è storia…
Questa storia per dirvi che molto spesso i nostri acquisti non sono di certo dettati dal buon senso e dalla nostra razionalità.
Anche se in qualche modo troveremo sicuramente delle scuse razionali e validissime per giustificare le nostre azioni.
Ora, il nostro modello di consumatore si ispira a scelte razionali.
In questo contesto faremo anche coincidere la razionalità con l’utilità.
RAZIONALITA’ = UTILTA’ = SODDISFAZIONE = BENESSERE.

QUANTIFICARE LA SODDISFAZIONE, LE CURVA DI UTLITA’

Il nostro consumatore è inoltre perfettamente informato su ogni caratteristica del prodotto.
Il suo scopo è quello di disporre in modo razionale del suo budget per massimizzare le sue scelte.
E, udite udite tutto questo è rappresentabile con MODELLI MATEMATICI.
Anche la soddisfazione è un elemento che si può quantificare!!!
Proprio come il reddito!
Ora mi sembra di sentire le urla di terrore e i conati di vomito che molti di voi stanno provando di fronte a questa realtà!
“Ma com’è possibile che una sensazione sia quantificabile?”
“Non crederei a questo modello neanche se vedessi in persona quello che lo ha creato resuscitare”
“Chi è il lurido verme che osa affermare questa scemenza”
“Suvvia, ci sono le App per queste cose, basta che schiaccio un bottone e fa tutto lei”
L’ultima non so da dove mi è venuta.
Comunque ora mi metterò nei panni di quella persona che afferma tutto questo.
Personalmente non conosco i vostri gusti ma pensate a questa situazione.
È il giorno di Natale, state mangiando con amici e parenti dopo l’antipasto ecco il piatto di carne (fate con di verdure se siete vegetariani).

Arriva vostra madre (vostro padre, o un parente se preferite) apre il vassoio ed ecco:
- Opzione 1: una Simmenthal a testa (una sfoglia di insalata per i vegetariani)
- Opzione 2: un cosciotto di pollo ben cotto e aromatizzato (insalata con 1000 farciture)
- Opzione 3: prelibato roastbeef con e carne arrotolata di agnello condita con patate e intingolo (un vassoio argento con sopra quattro tipi di legumi, uova, sushi raffinato e tre tipi di olive per vegetariani).
È chiaro che le tre situazioni provocheranno in voi delle sensazioni diverse.
Scommetto che la maggior parte di voi preferirebbe la situazione 2 a quella 1 e quella 3 a quella 2.
Ora immaginate per un attimo di poter stabilire su una scala da 1 a 100 il vostro livello di soddisfazione.

Sicuramente riuscireste ad individuare anche livelli intermedi di soddisfazione, esattamente come avviene nei numeri.
Nella microeconomia che si occupa del consumatore questo aspetto è affrontato mediante il concetto di curva di utilità.

La curva di utilità (o di benessere o indifferenza) è l’insieme dei panieri che danno al consumatore lo stesso livello di soddisfazione.
È importante osservare che queste curve di utilità sono classificate a seconda del tipo di bene a cui ci troviamo di fronte.
Nella teoria del consumatore distinguiamo tre tipologie principali di bene che danno origine alle relative curve di utilità:
- Beni normali
- Beni perfetti sostituti
- Beni complementari
RISORSE LIMITATE, IL VINCOLO DI BILANCIO

Lo scopo finale del consumatore consiste, come avrete intuito, nel rendere massima la propria utilità.
Tutti sappiamo benissimo però che per poterci permettere l’acquisto di beni o servizi è necessario avere un reddito.
Possiamo avere un reddito da lavoro dipendente o indipendente, a seconda che siamo assunti da qualcuno o siamo noi i titolari della nostra attività.
Se siamo più fortunati potremmo avere reddito derivante da una rendita come un affitto.
O se siamo particolarmente ricchi la nostra rendita potrbbe derivare dall’aver acquistato dei titoli come azioni oppure obbligazioni.
Fatto sta che per tutti noi le risorse di cui disponiamo non sono illimitate e dobbiamo spendere quelle al fine di massimizzare la nostra utilità.
Prendiamo ad esame il caso più semplice.
Quello in cui possiamo spendere il nostro reddito tra due beni x e y.
Supponiamo inoltre che:
X, Y sono la quantità dei beni x e y
Possiamo rappresentare X e Y in un sistema cartesiano rispettivamente sull’asse orizzontal e verticale
Px e Py sono i prezzi di tali beni
Allora avremo che:
X*Px sarà la spesa per il bene x
Y*Py sarà la spesa per il bene y
Se R è il reddito,
Allora possiamo scrivere l’equazione del vincolo di bilancio come segue:
X*Px + Y*Py = R
Potremo vedere questa come una retta con inclinazione negativa nel piano cartesiano

Come potete vedere in figura le intercette con gli assi cartesiani sono:
X-max = R/Px sull’asse delle x, che identifica la quantità massima di bene x acquistabile dal consumatore
Y-max = R/Py sull’asse delle y, che identifica la quantità massima acquistabile del bene y.
Per capire meglio questo aspetto accedete alla sezione vincolo di bilancio dove ci sarà un esempio pratico.